La felicità è raggiungibile. Secondo la psicologia si tratta di un’attitudine che ognuno di noi può apprendere. E’ necessario modificare il proprio punto di vista sulle cose e coltivare l’ ottimismo. Possiamo educare il nostro cervello alla felicità allenandoci con 2 strategie.
La felicità si può allenare:
1. Contate Tre cose belle della vostra giornata
La prossima settimana, prima di andare a letto, concedetevi ogni sera dieci minuti. Scrivete tre cose che sono andate bene durante la giornata e perché. Potete annotarlo sul diario o sul computer, l’importante è tenerne traccia. Non servono eventi straordinari. Provate a trovare il buono in ciò che vi accade (anche se inizialmente o apparetentemente non sembra). Accanto ad ogni avvenimento positivo, rispondete alla domanda: “Perché è successo?” (Attribuitevi un pò di bravura).
Uno dei motivi per cui le persone anziane sono più felici è perché ricordano il bene e dimenticano il male.
2. Raccontatevi la giusta versione di ciò che vi accade
Una visione inadeguata della propria vita può causare la depressione. Gli psicoterapeuti aiutano a “riscrivere” la propria storia da una prospettiva diversa. Questa tecnica, talvolta, può risultare anche più efficace dei farmaci.
“Secondo lo psicologo Michele Crossley, la depressione deriva spesso da una “storia incoerente”, una “inadeguata narrazione di sé” o da una “storia finita male”. La psicoterapia aiuta le persone infelici a imprimere una direzione ai propri vissuti, fornisce loro una narrazione con cui possono convivere. E funziona.
Avere un “Giudizio Retrospettivo” (il senno di poi) significa ripensare agli eventi e aggiungervi una nota positiva. Le persone felici lo fanno automaticamente, ma è qualcosa che si può imparare da sé.
E quando si parla di futuro, siate ottimisti. L’ottimismo può rendervi più felici.
Dr Matteo Marangoni Psicologo Eraclea, Psicologo Psicoterapeuta Mindfulness, psicologo eraclea.